giovedì 15 novembre 2018

pane di tumminia



Johann Wolfgang Goethe, nel suo scritto Viaggio in Sicilia (1787), raccontando il suo viaggio in Sicilia, descrive la ‪‎farina‬ di ‪‎Tumminia‬:
«Il frumento è bellissimo. La tumenia, nome che sembra derivi da bimenia o trimenia, è un dono prezioso di Cerere: è una specie di grano estivo, che matura in tre mesi. Lo seminano dal primo gennaio al giugno, e matura sempre entro un tempo determinato. Non ha bisogno di molta acqua, ma piuttosto di gran caldo; da principio mostra una fogliolina assai delicata, poi cresce come il frumento e infine acquista molta forza» (Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Sicilia, 1787)


Avendo acquistato una farina così particolare ho provato a preparare il pane ed è riuscito buonissimo nonostante avessi usato lievito di birra anche se in quantità molto ridotta.
farina di tumminia 700 g
farina di semola di grano duro circa 300 g
acqua mezzo litro a temperatura ambiente
1 cucchiaino di miele
mezzo cubetto di lievito di birra
un cucchiaio di sale

Con la planetaria ho impastato tutti gli ingredienti e velocemente ho sistemato l'impasto a lievitare per due ore; trascorso il tempo ho preso l'impasto e dopo averlo sgonfiato delicatamente ho steso leggermente con le mani e fatto le pieghe a libro come fosse una sfoglia ed ho formato i pani a filone ed uno rotondo ed ho lasciato lievitare per alcune ore.
Quando il composto era abbastanza lievitato ho lasciato riscaldare il forno a 200° e dopo avere posizionato dentro il forno un pentolino pieno di acqua calda ho infornato il pane su una teglia rivestita con carta forno, cospargendo il pane con farina di semola e lasciando cuocere per circa 50 minuti.
Dopo avere sfornato il pane l'ho avvolto in un canovaccio pulito.

2 commenti:

Annarita ha detto...

Con poca fatica si prepara un pane eccellente.
Io adoro il pane fatto in casa!

Carmen ha detto...

Buono il pane fatto in casa! Il tuo ha un aspetto davvero invitante!

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